Referendum Ricattatore

È stato deciso, hanno deciso; a giugno non si andrà a votare per quel referendum proposto dall’amministrazione comunale, un referendum ricattatore che avrebbe messo con le spalle al muro il cittadino!

Infatti avrebbe approvato o affossato un’unica possibilità, quella della partenza funiviaria dalla stazione ferroviaria; inaccettabile! Ed è un bene che non si sia scesi a compromesso per un referendum buttato lì così, tanto per liberarsi la coscienza, tanto per poter mandare al voto, per poter dire che la popolazione ha avuto la possibilità di scelta! Ma avrebbe scelto su cosa? Quali scelte avrebbe avuto? Ma stiamo scherzando? Sarebbe stata una bella presa in giro, la si può vedere come si vuole; giovedì sera sono rimasto pure io (assieme ad una trentina di altri spettatori) 6 ore in sala consiliare e ne ho seguito tutte le fasi. Sono stati tanti i rappresentanti della maggioranza che hanno invocato al primo referendum comunale, rimproverando ai contrari che non sono per la democrazia diretta e non vogliono che la cittadinanza si possa esprimere! Come dire, se volete che si vada al voto referendario, dovete accettare questa soluzione, altrimenti niente! Ma, per fortuna questo giochetto non è passato, pur giocandosi l’ultima carta e facendo ricorso, in extremis, al se pur legittimo, ma vergognoso voto segreto. Scusate tutti, ma questo non lo trovo ammissibile; è possibile che i nostri rappresentanti, persone che 3 anni fa hanno chiesto e ricevuto il nostro voto e la nostra fiducia, sbandierando in campagna elettorale il loro bel viso su giornali, depliant e manifesti, ora non abbiano il coraggio di metterci la propria faccia e dimostrare orgogliosi da che parte stanno e cosa hanno votato?

Ma altrettanto inaccettabile è il rimprovero-l’appunto che il sindaco fa al comitato proAltvor per la formulazione del suo quesito referendario (detto semplicemente: Vuoi una funivia che sorvoli la conca cittadina SI o NO). Infatti ci biasima che il nostro quesito non risolverebbe nulla e, in caso di vittoria dei NO, l’amministrazione comunale non saprebbe ancora che cosa fare e dove realizzare la funivia; sì, certamente, questo è vero, ma è altrettanto vero e chiaro che la popolazione avrebbe indicato che non vuole il sorvolo, e ciò non è poco! Sulle scelte che poi dovrebbero seguire, entrambe i quesiti mettono l’amministrazione comunale nella stessa situazione. Infatti, se si fosse proposto il quesito del sindaco (bocciato l’altro giorno in consiglio) e questo avesse vinto con un NO alla funivia dalla stazione ferroviaria, i nostri amministratori si sarebbero trovati nella stessa identica situazione come per il nostro quesito; anzi, con il nostro avrebbero perlomeno l’indicazione che non si vuole il sorvolo, con il loro proprio nulla! Quindi, in entrambe i casi sindaco & co. avrebbero dovuto rimboccarsi le maniche alla ricerca di alternative più valide e condivise.

Questa paternale è quindi completamente fuori luogo e la riamando al mittente!!

 Ma ora vediamo quali saranno le prossime mosse, che cosa succederà in consiglio e pure in giunta comunale, come si comporterà la commissione referendaria relativamente all’ammissione del quesito proAltvor, cosa troveranno opportuno fare i nostri assessori provinciali; sono tutte domande aperte che, a mio avviso, troveranno molto presto risposta e…, io ostento un certo ottimismo!

Ripeto: a giugno non si voterà. Qualche mese di riflessione e di maggiori approfondimenti, faranno un gran bene a tutti!!

Paolo Cattoi

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